Il Premio
I Numeri UNO
Tessere che compongono il variegato e straordinariamente ricco mosaico delle esperienze che caratterizzano il vissuto di storie che hanno in comune il fatto di essere maturate in un percorso di migrazione, di spostamenti non solo geografici, che oggi, seppur spesso con modalità e opportunità nuove, al pari di ieri, sono dettate dalla volontà e dal bisogno di migliorare le proprie condizioni di vita.
2019
Storie di successo, si è soliti dire. Non importa quanto grandi. Ciascuna ha il pregio di poter essere presa ad esempio di come sia possibile, pur magari nella disparità delle condizioni di partenza, raggiungere traguardi all’inizio solamente sperati.
Presupposto di risultati, materiali e immateriali che, non immediatamente e non sempre con nostra piena consapevolezza, si riverberano positivamente su un’intera comunità.
Storie di straordinaria quotidianità. Che hanno il pregio di non esaurirsi nella vacua autoreferenzialità, ma che, fors’anche solo idealmente, incrociano e talvolta intercettano le storie di ciascuno di noi, aiutandoci a comprendere ciò che è veramente importante: riscoprirsi numeri UNO non per sé stessi, ma per gli altri.
Storie di straordinaria quotidianità. Che hanno il pregio di non esaurirsi nella vacua autoreferenzialità, ma che, fors’anche solo idealmente, incrociano e talvolta intercettano le storie di ciascuno di noi, aiutandoci a comprendere ciò che è veramente importante: riscoprirsi numeri UNO non per sé stessi, ma per gli altri.
Un premio, nulla più che simbolico – ma, si sa, talvolta e in determinati frangenti i simboli rivestono indiscutibile valore – che intende riconoscere e far conoscere esperienze e percorsi che, in un mondo in cui la comunicazione è soprattutto clamore, rischiano di essere confinati in una nicchia esclusiva, in una riserva settoriale.
Obiettivo: segnalare, anche al di fuori di scenari specifici e specialistici, queste esperienze e questi percorsi. Per evidenziare una carriera, per eventualmente contribuire a favorirne il proseguimento. Nella convinzione che esempi luminosi abbiano una funzione altamente pedagogica e stimolino una sana emulazione.
È con questo spirito, che la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, in collaborazione con l’Ambasciata, ha inteso istituire un premio che assume ancor maggior significato in questo particolare momento storico, in cui, complice una narrazione troppo spesso addomesticata, sembrano far difetto figure di affidabile riferimento.
È un premio che vuole dare concretezza all’attenzione e alla riconoscenza, sottolineando come la diversità sia foriera di ricchezze e solo pretestuosamente possa essere (mal)intesa come una minaccia.
Un premio senza passaporto, che supera i confini. Anche se, per nostra natura, in sintonia con ciò che rappresentiamo, ci è congeniale privilegiare intenzionalmente l’impronta dell’italianità.
Un premio che accanto a quella di segnalare persone ritenute meritevoli, in grado di trasmettere un messaggio di positività, coltiva l’ambizione di essere espressione rappresentativa di un territorio come quello della Confederazione, piccolo ma composito dove convivono culture religioni lingue e aspirazioni, che sappiamo diverse, ma, al contempo, accomunate da un percorso di crescita solidale, consolidatosi nel tempo.