9 I numeri UNO - 2024 Giangi Cretti Il curatore Ci pensi e te ne accorgi: è talmente ovvio che lo diamo per scontato. Ogni premiato è naturalmente una persona. Lapalissiano e inconfutabile. Eppure, non sempre lo assumiamo, come dato di fatto. Con piena consapevolezza, intendo. Infatti, forse perché, solitamente distanti dalle orbite che siamo soliti frequentare, tendenzialmente ci limitiamo a rilevarne la presenza, registrandola però quasi fosse quella di personaggi, che tali consideriamo per l’interpretazione che forniscono per via della funzione o dell’incarico che ricoprono. Dialogare con loro, farsi raccontare come sono diventati quello che sono oggi, è un po’ come rivelare, inteso nel suo significato originale di togliere il velo, andando oltre la superficie, per far emergere alcuni tratti di personalità che ci parlano di scelte, di decisioni, di dubbi, di tentennamenti, di ricerca: umani arredi di quella che, con opportuna intuizione, ci piace definire straordinaria quotidianità. Un po’ come guardare dietro le quinte e cogliere piccoli segnali della complessità che è presupposto di ciò che sul proscenio della vita può apparire talmente semplice e lineare da risultare talvolta comodamente e frettolosamente stereotipato. Incrociare la loro traiettoria, ogni volta, e siamo alla quinta, consente di spalancare delle finestre su mondi altri, (di straordinaria quotidianità, appunto) in cui loro sono a vario titolo protagonisti, fuori dai confini nazionali. Ciascuno, per nascita, per adozione o per intenzione, con la naturale predisposizione a mettere a fattor comune il merito di colorare, arricchendola, seppur con stili, abilità, sensibilità e accenti soggettivi, l’italianità. Sono testimonianza che volere è potere. Poi, certo, per raggiungere ambiziosi traguardi, ai blocchi di partenza, determinate situazioni aiutano più di altre. Anche per questa ragione, le loro sono storie che meritano di essere conosciute, nella convinzione che sia importante farle conoscere. Averli incontrati, soprattutto ascoltati e sinteticamente raccontati, è un po’ come aver avuto il permesso di fare una breve sosta nella loro vita. Un privilegio, che, se vorrete, leggendo le pagine di questo volume, potremo condividere.
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