libro-NR1-2024

36 I numeri UNO - 2024 Decidere di andare a studiare a Basilea è stata una scelta naturale. Nella città sul Reno c’era, e c’è tuttora, l’istituto per l’insegnamento, la produzione, la ricerca, la riscoperta e l’esecuzione della musica antica: la Schola Cantorum Basiliensis, fondata nel 1933 da Paul Sacher, il grande mecenate che per Basilea ha fatto moltissimo. L’impatto è stato sicuramente non semplice. Iniziai subito a imparare il tedesco, applicandomi con disciplina almeno quattro ore al giorno e in breve tempo iniziai a parlare la lingua. Ovviamente non bastava, perché estremamente utile è conoscere anche lo Schwiizerdütsch. È stato duro, studiavo clavicembalo anche 12/13 ore al giorno, perché contemporaneamente preparavo gli esami di ammissione alla Schola Cantorum, ma ero felicissima e ce l’ho fatta: ho superato gli esami e imparato la lingua locale. Mi ero prefissata di accelerare i tempi: completare lo studio in 6 semestri, anziché nei canonici 8, perché volevo al più presto ritornare in Sicilia a svolgere attività sociale in ambito musicale. Ma, proprio nell’ultimo anno, ho conosciuto il mio futuro marito e la cosa si complicò, perché fin da subito mi accorsi che era una persona eccezionale. Dopo 44 anni, siamo ancora insieme: è stata ed è sempre ancora un’esperienza molto, molto bella. Non volevo rinunciare a lui e, al contempo, non ritornando giù, avevo la sensazione di tradire la Sicilia. Decisi allora di parlarne con mio padre. Gli telefonai e lui mi ascoltò con l’attenzione che sempre mi riservava e mi disse: “naturalmente la decisione la puoi prendere solamente tu, io posso garantirti che i ponti si possono costruire ovunque”. Le sue furono parole fondamentali. Decisi, senza mai averlo rimpianto, di rimanere in Svizzera, e fin da subito iniziai a costruire ponti con la Sicilia e continuo a farlo tutt’ora. I ponti si possono costruire ovunque

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