libro-NR1-2024

34 I numeri UNO - 2024 Da bambina mi pare di aver vagheggiato di voler fare l’attrice, sono certa però che in un preciso e breve momento ho desiderato, emotivamente in maniera molto forte, di diventare ballerina. Mio padre aveva la splendida abitudine (che consiglierei a ogni padre che lo possa fare), di portare con sé una volta all’anno uno dei figli in uno dei suoi viaggi più significativi. C’è chi è stato in Cina con lui, chi è stato in America, chi altrove. Io, avevo più o meno 10 anni, ho avuto la possibilità di fare con lui un bellissimo e lungo viaggio in Russia, nei paesi baltici e in quelli scandinavi. Arrivati a Mosca, mi ha portato al Bolshoi a vedere il Lago dei Cigni, un classico per chi ama la musica e la danza. Profondamente toccata dalla storia, iniziai a piangere e, in quel frangente, mi innamorai come può farlo una bambina, del balletto. Finita la rappresentazione, confidai questa mia improvvisa passione a mio padre, dicendogli che avrei voluto diventare una ballerina. Lui, amoroso com’è sempre stato nei miei confronti, ma lapidario, mi ha detto: “capisco il tuo desiderio, ma te lo devi dimenticare”. Io lo guardo e gli chiedo: “perché?” “Perché sei troppo vecchia”. E la cosa si chiuse lì. Con il senno di poi, ne sono felice. La musica è sempre stata il filo conduttore della mia vita e attraverso la musica ho sempre saputo esprimermi meglio che con le parole. Proprio perché la musica è un linguaggio universale che consente, come è successo a me, di abbattere barriere, di costruire ponti con altre culture e altri popoli. Fondamentale nelle relazioni umane. Troppo vecchia per fare la ballerina

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