26 I numeri UNO - 2024 La Svizzera per me è Heimat, la mia vita, il mio habitat, il mio perimetro. È casa. Questo non significa che non ne veda le criticità. Allo stesso modo in cui le vedrei se fossi nata e vivessi in un altro Paese. Mi dà ordine, struttura, sicurezza: garantisce il mio senso di orientamento. L’Italia è Fernweh, mi dà quel senso di nostalgia, perché la sento parte di me. Concorre a determinare il mio carattere. Che non è italiano o svizzero, ma è la sintesi dell’italianità e della svizzeritudine che forgiano la mia personalità. Credo proprio che sia questa sintesi che mi rende quella manager che sono oggi. Che mi rende propositiva, creativa, dinamica, energica, pronta ad andare oltre i limiti. Che smussa le rigidità, che inietta ottimismo e positività. Che mi rende resiliente. Un termine abusato, che non mi piace e che abbiamo imparato nei tempi brutti della pandemia, ma che rende bene il concetto: possiamo piegarci, ma non ci spezziamo. Visto in questi termini, credo di poter affermare che questo amalgama fra italianità e svizzeritudine lo vivo con un valore aggiunto. Mio marito è italiano, quindi la lingua di casa è l’italiano. Il nostro rapporto nasce in italiano, suonerebbe artificiale se ora, pur vivendo in un contesto non italofono, comunicassimo in un’altra lingua. E questo nonostante io non abbia frequentato esclusivamente un ambiente italofono. Come detto, mi sono ben presto integrata nella comunità locale. Io la comunità italiana, di cui naturalmente mi sento parte, l’ho vissuta di riflesso. Mio padre è stato, ed ancora oggi lo è, molto attivo fra i nostri connazionali. Qui a Lucerna è un punto di riferimento per tutti coloro che hanno bisogno di un consiglio, di un chiarimento di trovare una soluzione a qualche problema non solo amministrativo o burocratico. Lo ha fatto per tutta la vita e continua a farlo ogni giorno. Considero una cosa molto bella questa sua capacità di mettersi a disposizione degli altri. Mi rendo conto che non gliel’ho mai detto. Talvolta mi chiedo se quando lui non ci sarà più, ci sarà qualcuno che prenderà il suo posto. Per quanto mi riguarda, al di fuori del mio ambito professionale, dove mi sento molto affine ai collaboratori italiani, o comunque di lingua italiana, visto che siamo molto presenti anche Ticino, i miei rapporti con la comunità italiana sono correlati alla casualità. Un esempio è stato il mio coinvolgimento nei corsi organizzati dall’Uni3. Dopo di che, è con un senso di dichiarata fierezza che il 2 giugno 2023 sono stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica. Il valore aggiunto
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