116 I numeri UNO - 2024 Questa, al pari di tutte le esperienze legate al mio lavoro, l’impegno anti mafia, l’opera per Ustica, le tournée con le orchestre sinfoniche, le conferenze sono tutte opportunità che io non ho mai veramente cercato sono loro che mi hanno trovato. Io nella vita ho due motti: uno è chi non cerca trova, l’altro tutto il mondo non è paese. Ogni posto invece è diverso dall’altro, funziona in modo diverso. Se vuoi davvero capire come funziona, se vuoi entrare all’interno di un contesto, di una società, di una mentalità devi conoscere la storia che c’è dietro, le persone che ci vivono, tutte diverse fra loro. Non è una questione di integrazione o di assimilazione, è un approccio che per me è assolutamente normale. A conferma che chi non cerca trova: mi sono ritrovato a fare cinema, senza averlo mai cercato, anzi avendo cercato con fermezza di evitarlo. Nel 2005, un bel giorno, non mi ricordo più neppure alla fine di quale concerto, mi avvicina il regista Walo Deuber, che mi dice che aveva conosciuto un musicista di strada siciliano, che io a mia volta avevo conosciuto negli anni 90, e che aveva deciso di fare un film sulla sua vicenda. A me voleva affidare il ruolo di protagonista. Figuriamoci, io già avevo difficoltà a gestire i miei vari impegni, ci mancava solo che mi mettessi a fare l’attore. Di fronte al mio netto rifiuto, non si diede per vinto. Mi fece contattare anche da Giuseppe Cederna, fresco vincitore del Premio Oscar con Mediterraneo di Salvatores, che faceva parte del cast del film. Non contento mi fece chiamare dall’anziana madre del musicista che avrei dovuto interpretare, la quale mi pregò di accettare. A quel punto la mia resistenza crollò. È stata un’esperienza interessante, ma di una noia mortale, che mi ha fatto capire che non l’avrei mai rifatta. Due mesi trascorsi ad aspettare che arrivasse il mio turno di entrare in scena, dire due battute e poi attendere il prossimo ciak, con altre battute. No, non faceva per me. Il film passò al Festival di Locarno e entrò anche nella rosa in lizza per il premio del cinema svizzero assegnato dal Festival di Soletta. A me nel giro di poco tempo arrivarono altre 3 proposte, che ‘stavolta, senza tentennamenti, rifiutai. Chi non cerca trova
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