83 I numeri UNO - 2023 Camminare per ore e ore, in giro per la città, di cui ho imparato a conoscerne ogni sasso, perché se non hai soldi, oltre al camminare non c’e’ molto altro che tu possa fare. Va be’, c’era Central Park, ma dopo che l’hai percorso in lungo e in largo innumerevoli volte, anche lui perde parecchio del suo fascino. Tenevo un libretto dove facevo i conti delle “entrate” e delle “uscite”: non avevo soldi, anche un dollaro faceva la differenza, così tornavo dall’ufficio a piedi, risparmiando il biglietto della metropolitana (trentaquattro blocchi, circa un’ora tutti i giorni) e le mie cene consistevano di bagels (molto economiche) e coca cola (a NY, molto meno cara dell’acqua). Insomma, sono stati mesi impegnativi, che non mi sono stati neppure utili per imparare l’inglese, viste le pochissime oportunità di praticarlo, che però mi hanno permesso di gettare uno sguardo su un mondo molto diverso da quello che conoscevo. 1 agosto 1996, in partenza per New York
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