68 I numeri UNO - 2023 La definizione futura del brand Ora il mio lavoro è focalizzato su due aspetti: da un lato, potenziare e rafforzare sempre di più le quattro fiere di Art Basel, che sono già leader nel settore. Però, non si può dormire sugli allori. Le fiere devono continuare a essere contenutisticamente perfette, e lo devono essere anche logisticamente. In generale, si tratta di garantire i servizi migliori ai nostri clienti, che siano gallerie, artisti, collezionisti o pubblico generico. Dall’altro lato, il mio lavoro è tutto improntato sulla definizione di nuovi progetti che non sono fieristici. Sempre di più, vorrei concentrarmi su questo aspetto, che è più strategico, legato alla definizione futura del brand. Perché noi siamo certamente consapevoli e sempre più convinti che Art Basel non possa essere identificato unicamente come un produttore di fiere, ma possa proporsi come produttore di eventi, che non sono solamente quelli tradizionalmente fieristici. Un esempio della visione, che intendiamo concretizzare, lo rappresenta Art Week Tokyo, che abbiamo realizzato nel novembre del 2023 e che, anche territorialmente, esula dai luoghi dove Art Basel è operativa, espressione di una collaborazione finalizzata alla creazione di programmi, sia locali sia globali, che possano dare una visibilità alla scena artistica giapponese e di Tokyo in particolare. Ecco, dunque, che in progetti come questi l’expertise, il network, ma anche il peso della storia di Art Basel possono essere messi a disposizione di idee che non sono necessariamente legate al tradizionale concetto di fiera, che sempre più consiste nella creazione di una piattaforma commerciale. Il brand in questi 53 anni di storia ha assunto una credibilità talmente forte, che ormai si può permettere di fare e di proporre progetti propri, senza necessariamente il supporto delle gallerie, non limandosi più, com’è stato il caso finora, ad
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