I Numeri UNO 2023

62 I numeri UNO - 2023 La Mecca per i curatori d’arte contemporanea Con questa nomina, si è realizzata così una grandissima aspirazione, perché il Walker è sempre stato tra i musei dove io avrei desiderato lavorare. Nel nostro mondo, per chi vuole fare il curatore, è una sorta di Mecca, perché da lì sono passati alcuni tra i più grandi curatori al mondo. È un museo molto solido, sia a livello culturale, sia a livello economico, che ha ospitato mostre veramente importanti con una città che lo sostiene moltissimo. Un sogno, che è durato quasi 7 anni. Prima di partire per Minneapolis, con mia moglie, abbiamo deciso di chiudere Peephole. Tutto il personale è stato assorbito dalla Fondazione Furla, con la quale nel frattempo avevamo iniziato una collaborazione, con Bruna a capo della direzione della Fondazione. Come famiglia, perché a quel punto avevamo già un bambino, siamo partiti per gli Stati Uniti e Bruna, visto l’incarico in Furla, si è sobbarcata il disagio della pendolare: ogni sei settimane tornava Milano, dove ha sede la Fondazione, vi rimaneva una decina di giorni e poi via, di nuovo in volo per Minneapolis. A cambiare questo stato di cose ci ha pensato la pandemia. Inizialmente da noi parecchio snobbata, nonostante le notizie che rimbalzano dall’Europa e dall’Italia, quasi come se gli Stati Uniti fossero protetti da uno scudo invisibile. Fintanto che il numero improvviso di casi di Covid registrati a New York ha determinato il diffondersi di una nuova consapevolezza. Devo ammettere, che, a parte i primi due mesi, al di là del disagio di dover limitare al massimo i contatti sociali e del fatto di avere un bambino di 8 anni costretto all’insegnamento a distanza e ad una forma di isolamento forzato, dal punto di vista famigliare, avendo avuto la fortuna di non aver subito tragiche conseguenze dirette, la pandemia ci ha riservato un periodo in cui abbiamo avuto la possibilità di dedicarci tutto quel tempo che prima non avevamo.

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