I Numeri UNO 2023

6 I numeri UNO - 2023 La concezione della leadership accomuna personalità attive in campi molto diversi. La centralità dell’essere umano, ad esempio, con le sue emozioni, esigenze e fragilità, citata dal CEO Roberto Cirillo, ritorna nelle righe della prima ballerina Giulia Tonelli che affronta il tema della dominanza di alcune figure dirigenziali guidate da narcisismo, anziché da quello che dovrebbe essere il loro compito: “tirar fuori il meglio da ogni individuo”. Centralità che diviene certezza propositiva nella volontà di una giovanissima Lucia Mazzolai, oggi medico primario e direttore di dipartimento, di aderire, semmai si fosse trovata in posizione di potere, ad un modello che veda l’attenzione alla persona con le sue difficoltà come prioritario rispetto a considerazioni di natura puramente economico-utilitaristica. L’amore per l’Italia accomuna ogni numero UNO, pur nella condivisa consapevolezza dei problemi che la caratterizzano. L’esigenza di ridare qualcosa al proprio paese si esplicita in modi diversi, ad esempio come lo “stimolare il più possibile l’ambizione a tornare a essere quelli che possiamo essere” del curatore d’arte e direttore Vincenzo De Bellis. Altrettanto sentita l’ammirazione per la Svizzera, che per tanti è percepita come casa non ultimo per la diffusione dell’italiano, così significativa anche nei cantoni non italofoni e che insieme alle altre tre lingue elvetiche costituisce un fondamento culturale imprescindibile, come espresso dalla autorevole voce del linguista e filologo Lorenzo Tomasin “La Svizzera o è realmente e credibilmente plurilingue, o non è”. La famiglia è, non a caso, visto che parliamo dell’Italia, punto di riferimento fondamentale. La top manager Barbara Levi dice “I miei figli, la mia famiglia, sono la fonte della mia energia” esprimendo grande gratitudine come fanno anche tanti altri premiati. Per l’editore e presidente Pietro Supino la famiglia non riguarda solo o prevalentemente la sfera privata, ma diviene parte indivisibile della propria attività professionale: “Io e la mia famiglia, siamo collegati all’azienda da sempre e per sempre: con il sangue e con il capitale.” Ci si chiederà come mai solo tre degli otto premiati siano donne. In Svizzera meno del 20% degli alti dirigenti d’impresa sono donne, non meglio rappresentate sono nella scienza e in campo accademico a livelli alti. Quindi la parità di genere non è ancora raggiunta? Perché? Le nostre tre premiate hanno ris- poste convincenti: buona lettura. Monica Dell’Anna Presidente della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera

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