46 I numeri UNO - 2023 Riscoprire l’italiano e l’Italia Io ho riscoperto l’italiano, che ovviamente è stata la mia prima lingua, grazie a mia moglie. Negli anni di studio e poi di lavoro, l’unico vero contatto con l’italiano erano le telefonate con mia mamma. Per oltre un decennio ho parlato solo inglese, tedesco, spagnolo. E poi, come detto, a Parigi ho incontrato Fabiana, che è diventata mia moglie, e grazie a lei ho ricominciato nel privato a parlare italiano. Ma non solo, con Fabiana condividiamo gli stessi valori umani e professionali. Anche lei, come Carlos, si è veramente fatta da sola, cominciando allo sportello di una banca in una piccola agenzia di Cagliari, per arrivare a gestire per il CEO una fusione internazionale della stessa banca. Operazione che è stata all’origine del suo trasferimento a Parigi, senza la quale non ci saremmo mai incontrati. È successo in una fase particolare della mia carriera, nel quale per me - arrivato a 35 anni già ad essere membro della direzione generale di un gruppo mondiale, tenuto conto del grande rapporto che avevo con il CEO del Gruppo - il rischio era che mi adagiassi e accettassi professionalmente di lasciarmi trascinare dalla corrente. Fabiana è stata da subito un pungolo a migliorarmi e progredire, continuando a cercare sfide e stimoli nuovi. Condividiamo anche la comune passione per la scoperta ed i viaggi. Devo a Fabiana anche il fatto di aver scoperto l’Italia. Fino ad allora era il Paese delle mie vacanze romane o delle visite ai parenti dei miei genitori. Una conoscenza dell’Italia attuale, della sua dimensione politica e sociale, dei rapporti con la Svizzera, non l’avevo. Il mondo, quello che giravo per lavoro, mi sembrava troppo grande per trovare il tempo di pensare all’Italia. Grazie a mia moglie, da adulto, ho cominciato a frequentare l’Italia - soprattutto Cagliari e la Sardegna, in quanto lei è sarda - in
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