38 I numeri UNO - 2023 Uno strumento per esporre l’anima Per le mie esperienze professionali, fondamentale si è rivelata la conoscenza delle lingue. Se ne avessi la capacità ne parlerei almeno 10. Mi limito a praticarne regolarmente cinque. Non tanto, o meglio, non solo, per poter comunicare. Che è comunque fondamentale, visto che per lavoro ho frequentato persone di tutto il mondo. Ma anche, e forse soprattutto, perché la conoscenza della lingua consente di stabilire relazioni sul piano umano. Conoscere le lingue, non è un processo fine a sé stesso. È un modo per assorbire le dimensioni culturali, per cogliere le differenze tra le varie sensibilità, per stabilire rapporti di lavoro in cui quello che prevale è l’elemento umano. In fin dei conti, le lingue sono uno strumento per esporre l’anima. Ma prima ancora che parlare, importante è ascoltare. Questa è stata una delle lezioni che ho appreso da mio papà. Lui parlava con tutti, in qualsiasi situazione, riuscendo ad instaurare un dialogo, che non era di semplice cortesia, con la vecchietta e con il parroco del paese, con il vescovo, che aveva avuto modo di incontrare, e con il dirigente d’azienda. Io non capivo e quasi ne ero imbarazzato. Non capivo soprattutto come mai, con tutte queste persone, lui riuscisse ad instaurare relazioni che duravano nel tempo. Finché ho capito: mio padre quelle persone le ascoltava, nei loro confronti mostrava vero interesse. Se sai ascoltare, se ti interessi veramente alla persona, a chi è veramente, a cosa fa, come vive e non a quanto possiede, superi qualsiasi differenza o diffidenza. A quel punto, lo scambio umano prescinde dalla posizione sociale, dalle capacità finanziarie, dal titolo di studio.
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