170 I numeri UNO - 2023 Quello è stato naturalmente un punto di svolta professionale per me determinante. Sono uscito dalla banca, ho ceduto le mie partecipazioni, e sono andato a studiare giornalismo a New York: alla Colombia Journalism School. Ero consapevole di essere ben attrezzato come uomo d’affari, ma sapevo di non esserlo come editore. In modo particolare per tutto ciò che riguarda il mondo del giornalismo, che mi ha sempre affascinato, ma di cui avevo una conoscenza solo superficiale. Ecco dunque che, visto che mio zio non si è ritirato da un giorno all’altro, mi sono preso il tempo di acquisire quelle competenze che mi mancavano. È stato bello passare quel periodo a New York, con mia moglie e il nostro figlio neonato. Ho veramente imparato moltissimo e mi sono creato una rete di contatti di molto valore per me ancora oggi. La Columbia Journalism School è la migliore al mondo per chi voglia seguire la formazione di giornalismo. Io ho avuto la grossa opportunità di essere stato introdotto dal rettore dell’Università, che trovava interessante e forse piuttosto originale la mia idea di venire a formarmi come editore con i suoi studenti di giornalismo: mi ha aiutato e mi ha creato un curriculum di studi confezionato in base alle mie specifiche esigenze. Prima di allora, ho sempre avuto un po’ rimpianto di non aver studiato in America. Una cosa che davvero desideravo da giovane, ma che, per una ragione o per l’altra, non avevo realizzata. D’altronde, la prospettiva di quel soggiorno Oltreoceano piaceva molto anche a mia moglie e, come detto, siamo stati molto bene e ancora oggi pensiamo con molto piacere a quel periodo trascorso negli Stati Uniti. A New York a scuola di giornalismo
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