162 I numeri UNO - 2023 Conseguita la maturità con indirizzo economico, mi sono confrontato con la domanda cruciale: “e ora cosa faccio? Continuo a studiare?”. Mi sentivo portato per le materie scientifiche e ricordo di aver accarezzato l’idea di studiare medicina. Non fosse che mia sorella - che ha solo un anno più di me e con la quale ho un rapporto molto stretto - pure lei avesse deciso di studiare medicina. A quel punto, ho pensato che non fosse opportuno seguire i suoi stessi passi e ho optato per lo studio di giurisprudenza e economia a San Gallo. Discipline che comunque mi interessavano, visto che ne avevo avuto un assaggio al liceo. Inoltre, a San Gallo c’era la possibilità di lasciare aperta anche la strada, in quanto, all’epoca, i primi due anni erano comuni ad entrambe le facoltà. Non da ultimo, c’erano parecchi compagni di scuola che avevano deciso di studiare a San Gallo una città relativamente piccola e mi attirava la possibilità di abitare con loro in un appartamento condiviso. Quello che nella Svizzera tedesca chiamiamo Wohngemeinschaft. Trascorsi i primi due anni, ho optato per il diritto. Decisivo, oltre al fatto che la materia mi piacesse, il fatto che mi avrebbe consentito di accedere ad una professione libera, aspirazione per me determinante, come quella dell’avvocato. Anche il percorso universitario è stato privo di particolari intoppi. Così mi sono laureato senza significative difficoltà e abbastanza facilmente ho potuto seguire a Zurigo i tirocini in uno studio legale e in tribunale, che mi hanno consentito di superare agevolmente l’esame per diventare avvocato. Parallelamente ho conseguito un dottorato, sempre a San Gallo, e un master in Inghilterra alla London School of Economics. È stato un modo per ampliare e consolidare la mia formazione. L’opzione di una libera professione
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