154 I numeri UNO - 2023 Risposta non c’è, o forse chi lo sa… Difficile può essere riuscire a trasmettere nel modo più preciso possibile ai musicisti che compongono l’orchestra questa immagine sonora, senza aver bisogno di troppe parole. Più è chiara l’idea da comunicare e meno sono necessarie le parole. Dobbiamo infatti considerare che i musicisti di un’orchestra sono tutti dei grandi professionisti. Dotati di grande sensibilità, in grado di rispondere alle sollecitazioni che derivano dal semplice gesto del direttore. Essenziale, non dare mai loro l’impressione di non essere preparati, di essere ancora alla ricerca del modo di interpretare la direzione di un’opera lirica o sinfonica. In altre parole, bisogna evitare di insinuare il dubbio che si stia procedendo per tentativi. Di perdere tempo. Ovviamente, anche, a questo servono le prove, si può e si deve correggere, ma, e lo ripeto: prima di andare di fronte all’orchestra, un direttore deve avere un’idea chiara di come intende impostare la sua direzione. A tal fine, è necessario un profondo lavoro di introspezione. Che presuppone anche la consapevolezza di essere al cospetto di grande musica e al servizio dei grandi geni che l’hanno creata. Perché è la musica e il genio di chi l’ha composta, che devono brillare. Io posso mettere a disposizione il mio impegno, la mia capacità di attenzione, anche il talento. Naturalmente, fa piacere ricevere apprezzamenti per il lavoro che fai. Il vero sprone è la caratura dei grandi compositori, la curiosità e lo stimolo costanti per cercare di capire come sia possibile arrivare a simili livelli di composizione musicale. Risposta non c’è, o forse chi lo sa… La curiosità mi ha sempre accompagnato, fin da quando cercavo di carpire i segreti dei musicisti con i quali io, giovane pianista appena diplomato, mi esibivo. Curiosità che caratterizza e definisce le mie altre passioni. Sono un appassionato di vino. Nel senso che mi piace berlo, ma mi interessa conoscere come vie-
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=