I Numeri UNO 2023

148 I numeri UNO - 2023 Indurre i musicisti a desiderare di dare il meglio di loro stessi Tecnicamente non c’è differenza fra la direzione di un concerto sinfonico o di un’opera lirica. Semmai il problema è dato dal fatto che, mentre nel concerto sinfonico la sincronia riguarda i musicisti, nel caso dell’opera coinvolge anche i cantanti, i quali sono fisicamente posizionati ad una distanza maggiore rispetto ai musicisti dell’orchestra. In questo caso, è l’esperienza che ti viene in soccorso, ma la tecnica è la stessa: il quattro quarti, il tre quarti, il due quarti restano quelli in tutto il mondo. Il linguaggio gestuale è uguale in ogni dove, semmai differisce per via della fisicità del direttore, dal fatto che sia un brevilineo oppure un longilineo. Anche in questo caso, però, la tecnica resta la stessa. Fondamentale, per un direttore d’orchestra è essere tecnicamente inappuntabile, perché i musicisti se ne accorgerebbero e non ne riconoscerebbero più l’autorità. Il che non vuol dire che non possa sbagliare, purché l’errore non sia dovuto a sciatteria o ad impreparazione. Ci si scusa e si ricomincia. È anche in questo modo che consolida il ruolo di leader, che conferisce l’autorevolezza necessaria a correggere, se è il caso, senza essere arrogante. Fermo restando che, stante la riconosciuta competenza tecnica, uno dei compiti fondamentali del direttore d’orchestra è quello di riuscire ad essere un motivatore, ad entusiasmare, ad indurre i musicisti a desiderare dare il meglio di loro stessi, rafforzando il loro amore per la musica. Non dobbiamo infatti dimenticare che, per un musicista che ogni lunedì mattina si alza per andare a fare le prove, ci può essere il rischio che quell’impegno venga vissuto alla stregua di un normale lavoro d’ufficio. Un rischio che va evitato.

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