I Numeri UNO 2023

133 I numeri UNO - 2023 Tutta la mia formazione musicale è avvenuta in Italia Mi sono diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano in Pianoforte e Composizione, secondo un iter formativo che, in 10 anni di corso, prevede tre diversi livelli di diploma: il quinto, compimento inferiore, l’ottavo, compimento medio e il decimo, compimento superiore. Tra l’altro, per ottenere il diploma bisogna preparare un programma da concerto di un’ora: si va in scena e si suona. Questo vale per il pianoforte, vale per il violino, per il violoncello; per il flauto invece di dieci anni sono sette. Anche per le percussioni sono sette, non perché siano meno importanti, semplicemente ci sono diversi gradi di complessità. Per Composizione sono pure dieci anni. Quando mi sono diplomato in pianoforte, avevo fatto e superato già l’esame di ammissione per Composizione. Va detto che il passaggio da una materia all’altra o da uno strumento all’altro non avviene in modo automatico, ma presuppone il superamento di un esame di ammissione. Ciascuna materia principale, come può esser il caso della Composizione, presuppone lo studio di materie complementari. Per esempio, nel caso specifico: letteratura e poetica drammatica, quindi, come si scrive un madrigale. Oppure canto corale. Si tratta di una formazione ad ampio spettro, nella quale lo studio delle varie discipline o dei vari strumenti, può almeno in parte, sovrapporsi. In certi casi vanno comunque rispettati precisi requisiti. Per esempio, all’epoca in cui studiavo io (oggi forse le cose non stanno più così) per accedere ai corsi di direzione d’orchestra bisognava avere almeno il diploma di settimo livello in Composizione. Se, come già accennato, per lo studio del pianoforte i livelli di diploma importanti sono il quinto, l’ottavo e il decimo, in Composizione sono il quarto il settimo e il decimo. Tradotto in pratica, il settimo in Composizione significa che si è in grado di scrivere una fuga, un doppio coro, una romanza per pianoforte.

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