126 I numeri UNO - 2023 Proiettata nel futuro Se oggi mi fermo a rifletter su quello che ho fatto, mi sembra che qualcosa di quella bambina che voleva fare la contadina, in me è rimasto. Nel senso che in quello che faccio metto la stessa passione, lo stesso entusiasmo che avevo quando giocavo e volevo fare la contadina. Sono una che ha bisogno di sentirsi libera, che fa le cose per passione. Se non c’è la passione non le faccio. Non le ho mai fatte semplicemente perché dovevo. Sono una che guarda solo davanti. Io non ricordo mai le date. Se uno mi chiede “in che anno ti sei laureata?”, lo devo andare a leggere su qualche documento. Tutto sommato, non è importante quello che ho fatto, per me è importante quello che farò. Sono proiettata nel futuro e sono una persona che ha sempre voglia di fare cose nuove, di sviluppare, di offrire opportunità, di seguire nuovi progetti. Anche e forse soprattutto nel mio ambito professionale. Sono presidente della società europea di medicina vascolare. Nei prossimi tre anni ho veramente voglia di far crescere questa specialità. Di far capire quanto sia importante la prevenzione cardiovascolare. In modo particolare, ad una certa età, se davvero vogliamo ridurre la mortalità e non soltanto fornire le cure e investire sempre più soldi solo in terapie. In fin dei conti, vale sempre il principio che prevenire sia meglio che curare. E per giunta, può costare meno. Ho dei progetti in corso di realizzazione con gli studenti e con varie start-up. Ne ho uno per introdurre in ospedale modalità innovative di consulenza per i pazienti. Altri ne ho anche al di fuori del lavoro. Che non si limitano ai viaggi, che adoro, alla scoperta di ciò che non conosco o non ho ancora visto. Non è detto che li realizzerò. Mi piace però pensare che forse farò un corso di restauro, di fotogra-
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=