120 I numeri UNO - 2023 Non è solo una questione di genere Nel mio dipartimento, da tre anni ho messo in piedi un gruppo di donne medico, di ogni grado e funzione, che ha l’unico scopo di cercare di capire quali siano le problematiche con le quali si trovano confrontate nel quotidiano, quali siano le difficoltà che si frappongono all’avanzamento della loro carriera. Alcuni punti li abbiamo individuati e ora insieme stiamo approntando una sorta di piano per la carriera, che riteniamo sia utile soprattutto per chi si appresta ad iniziare questo percorso professionale. È un piano che nasce da un gruppo di donne, ma che riteniamo, fatte salve alcune peculiarità, valga anche per i colleghi uomini. Nelle nostre intenzioni non è un piano che poggia su rivendicazioni femministe – anche perché io stessa non mi ritengo tale – ma è pensato per essere utile senza distinzione di genere. In questo senso, lo stiamo ancora testando, rilevando che fra le nuove generazioni sono sempre di più gli uomini che vogliono ritagliarsi tempo per la famiglia, per i propri interessi al di fuori di un lavoro che, effettivamente, assorbe tanta energia e tempo. Personalmente, ritengo di essere stata in grado di coniugare l’impegno professionale con il tempo che voglio dedicare alla mia dimensione privata. Come ho già detto, sono molto mattiniera e inizio molto presto a lavorare, ma, urgenze permettendo, so anche staccare ad un orario ancora accettabile, e, sempre emergenze a parte, mi ritaglio anche dei fine settimana liberi. Lo debbo sicuramente al fatto di essere organizzata, di saper stabilire le priorità, di riuscire a destreggiarmi su più fronti, senza perdere e disperdere concentrazione. E poi lo debbo al fatto di avere un marito, che, condividendo la mia professione, capisce le mie esigenze e ha sempre condiviso le responsabilità e i compiti che derivano dal fatto di avere e di essere una famiglia. Quindi, saper rispondere ai
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