106 I numeri UNO - 2023 “Immaginavo di fare la contadina” Sono nata a Grosseto da genitori toscani anche se nella città maremmana non ci ho mai vissuto: vi ho però passato le più belle vacanze della mia vita. Sono cresciuta a Roma, dove ho abitato per 15 anni e ho frequentato tutte le scuole dell’obbligo fino al primo anno di liceo classico. Da piccola, quando giocavo con i miei fratelli, mi immaginavo di fare la contadina e di andare a vendere quello che producevo al mercato. Mi piaceva da morire questo gioco, mi dava un senso di libertà e con i miei fratelli eravamo sempre lì a simulare di coltivare e poi di guadagnare vendendo i nostri prodotti al mercato. Un desiderio, che forse suona insolito per una bambina, che comunque mi ha accompagnato fino ai primi anni di scuola. Poi - e qui l’ambiente famigliare qualche influenza l’ha sicuramente avuta: mio padre è un fisico, professore universitario, mia madre un’insegnante della scuola materna – quando si è trattato di scegliere “cosa fare da grande”, ha prevalso la decisione di intraprendere un percorso accademico.
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