88 I numeri UNO - 2022 È un po’ tutto meno fast A proposito di stile nella leadership. Ora dobbiamo prendere atto di come la pandemia abbia influito sulla cultura del lavoro aziendale. In generale la connettività e la vicinanza umana sono aumentate, perché per la prima volta dopo le due grandi guerre – non le abbiamo vissute noi per fortuna e speriamo di non di non doverne vivere una ora – c’è stato un evento che ha colpito tutti, nello stesso momento, allo stesso modo, democraticamente, senza pietà. Abbiamo acquisito tutti lo stesso vocabolario e c’è una parola, Covid, che abbiamo pronunciato tutti. Nelle relazioni professionali registro che non c’è più tolleranza per la perdita di tempo, per i viaggi inefficienti e le conversazioni che non hanno un chiaro obiettivo. Adesso nelle riunioni più frequentemente si va direttamente al cuore del problema. La pandemia ci ha costretti tutti ad interrogarci sul ruolo dell’azienda nel contesto generale. Ci siamo tutti mobilitati in un modo o in un altro, con interessi più o meno autentici, per aiutare la causa comune. Secondo me, le aziende stanno ora genuinamente cercando di impegnarsi seriamente su ambiti sociali. La sostenibilità non solo ambientale è ormai un must. Ci stiamo rendendo conto che l’orologio sta accelerando e che il tempo che rimane per cambiare la traiettoria su cui si trova il nostro pianeta è sempre più breve. Nuovi virus usciranno allo scoperto, forse anche con l’aumento della temperatura. Abbiamo tutti subito uno shock e l’attenzione si sta spostando su ciò che conta veramente. In questo senso, anche l’agenda delle aziende sta cambiando. Dobbiamo sfruttare questa spinta positiva verso il bene comune prima che lo shock
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