57 I numeri UNO - 2022 gi, e non come ai tempi di mio padre trent’anni fa, c’è la possibilità di contare sul sostegno dei colleghi, in modo particolare di quelli che sono gerarchicamente superiori, con i quali ci si confronta apertamente e si individuano le modalità e i tempi per superare fasi difficili, che magari un tempo si preferiva nascondere perché venivano considerate debolezze. Una cosa inaccettabile, perché dal nostro lavoro non dipende il plauso personale, ma il benessere dei pazienti e indirettamente della loro rete di relazioni sociali: affetti e amicizie innanzitutto. Da questo punto di vista non vi è dubbio che il nostro lavoro sia particolarmente esigente. Non voglio dire che la nostra sia una missione. Anche se colleghi amici e conoscenti spesso me ne parlano in questi termini. Personalmente, mi sento avvantaggiato dal fatto di aver avuto un padre che per quanto riguarda l’impegno mi è stato d’esempio. Per me, uscire la mattina presto e non tornare a casa agli orari canonici, essere di turno durante il fine settimana, non è un peso. In famiglia, pensando a mio padre appunto, è sempre stato così. Potrei dire che è la normalità. Nella sede d’esame EBOPRAS (European Board of Plastic, Recosntructive and Aesthetic Surgery) Bruxelles, Belgio
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