50 I numeri UNO - 2022 Ho sempre voluto lavorare con le mani Sono altoatesino. In realtà, sono nato a Bregenz in Austria, perché in quel periodo mio padre, che è chirurgo cardiovascolare, faceva la specialistica in un ospedale di quella città. All’età di un anno e mezzo ci siamo trasferiti nel paese natale di mia mamma, in Alto Adige. Sono figlio di una madre altoatesina, con padre toscano, e di un padre di origini austriache trasferitosi in Alto Adige. Sono cresciuto in un ambiente bilingue, perché con un nonno parlavo tedesco e con l’altro italiano. Ho un nome che non ‘suona’ tipicamente italiano, anche se ho ancora a casa delle carte d’identità dove mi chiamo Alexander Dell’Agnolo, che è il cognome di mia madre. Mia mamma ancora oggi mi dice “dovremmo cambiartelo”. Ho frequentato le scuole Marcelline italiane a Bolzano fino alle superiori e poi il liceo scientifico tedesco. Ho scelto lo scientifico perché biologia, chimica e fisica mi hanno da sempre appassionato. Un po’ meno la matematica. Ma le materie scientifiche erano il mio forte. Presumo che, anche in questo ci sia l’impronta di mio papà. Lui è sempre stato uno spirito libero e mi ha lasciato tutta la libertà di scelta rispetto ad una possibile professione. Però, penso che crescere con un padre che si è abituati a vedere poco, o a vederlo rientrare di notte, e comunque poco nel weekend, forse induce un bambino e poi un ragazzo ad ave- “Tra tutte le carriere possibili, in cui si cambia strada e poi ci si ritrova su un’altra, la mia è stata più classica. Ho iniziato da bambino. Poiché mio padre è chirurgo cardiovascolare, probabile che la passione per la medicina mi sia stata trasmessa per via… ereditaria”
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