28 I numeri UNO - 2022 in atto. Alla fine tutto questo avrà un impatto. Sarebbe ingenuo non pensarlo. Per queste ragioni stiamo osservando bene ciò che accade. Negli ultimi quindici anni l’ETH ha vissuto una crescita impressionante in tutti i sensi, sia come numero di professori, sia come numero di studenti. E c’è stato anche un incremento nelle risorse. È chiaro che nei prossimi anni non ci potrà essere una tale crescita, anche se, per varie ragioni è previsto che il numero degli studenti continuerà a crescere. L’ETH è infatti diventato sempre più attrattivo sia per gli studenti in Svizzera, sia per quelli provenienti dall’estero. Naturalmente siamo interessati ad attirare i giovani più bravi del mondo, ma stiamo entrando in una fase – e questa è una delle grandi challenges che dobbiamo affrontare – in cui è chiaro che la crescita degli studenti sarà molto diversa dalla crescita delle risorse, dello spazio, dei professori e delle infrastrutture. Questa è una delle problematiche sulla quale stiamo lavorando in questo momento. Come detto, c’è preoccupazione per le trattative, al momento sospese, fra Svizzera e Unione europea. Non è solo il fatto di poter accedere a dei fondi, lo Stato può provare a compensare questa eventuale carenza. Un grosso problema è quello di essere esclusi dai progetti europei, che non potremo guidare. E non si tratta unicamente di ricerca e di innovazione, ma anche di networking. Può soffrirne anche la didattica, semplicemente perché se ad un certo punto non ce la facciamo più a attirare le persone più brave, che magari pensano che restare, ad esempio, in Germania non li esclude dal circuito europeo. Questo è un altro aspetto che non possiamo sottovalutare. Detto ciò proviamo a rimanere positivi e anche pro-attivi. Per esempio esistono vari network europei intrauniversitari di cui facciamo parte anche se, alla fine, siamo solo un membro associato. Ma comunque è meglio essere dentro, per poter discutere con loro, mantenere i contatti. Non possiamo stare ad aspettare che la questione si risolva in ambito politico. Naturalmente manteniamo una stretta collaborazione con il Politecnico di Losanna. Fra ETH e EPFL ci sono molti rapporti: a livello istituzionale, siamo entrambi politecnici federali, manageriale, di didattica, di progetti di ricerca, di coinvolgimento di professori. Esistono, per esempio, dei programmi di Master comuni. Ce n’è uno in Cybersecurity che viene gestito insie-
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