200 I numeri UNO - 2022 élites dirigenti, ed è stato esclusivamente maschile fino a sessant’anni fa circa. La mia è stata una delle prime generazioni di donne che sono entrate in quel collegio. Gli anni di università a Pavia sono stati una grandissima esperienza intellettuale e umana: il Collegio una splendida occasione di libertà e di studio, un luogo privilegiato di esperienze e di incontri, una preziosa biblioteca. Ho finito l’università brillantemente e poi… c’è stato il vuoto. Avevo sempre lavorato durante l’estate, davo lezioni private. Ma finita l’università non trovai nessun lavoro. Non c’erano impieghi né borse di studio in università, posti di insegnamento nella scuola pubblica non se ne trovavano. Così ho insegnato in una scuola privata latino e greco, sottopagata e precaria. Ogni tanto capitava qualche supplenza nelle scuole pubbliche, ma erano pochisime occasioni. La situazione sembrava disperata: volevo continuare a studiare e lavorare in università, ma di fatto non avevo né lavoro né studio. Pavia 1975
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