I NUMERI UNO

187 I numeri UNO - 2022 “Everything is made of something” Però, un virus, alla fine, è un materiale. Questo è il bello della scienza dei materiali: un po’ tutto lo puoi vedere dalla prospettiva della scienza dei materiali. Il motto che avevamo all’MIT, che abbiamo adottato anche qui, è che “everything is made of something” (tutto è fatto di qualcosa). Ho trovato anche che l’origine della parola “materia” deriva dal latino “mater”, madre. Come ogni essere vivente ho una madre e ogni oggetto ha un materiale di cui è fatto e non si può evitare questo. La biologia è complessa, perché quasi tutti gli attori forti, ossia cellule e batteri, sono materiali che noi definiamo “fuori dell’equilibrio”: materiali che per esistere hanno bisogno di un metabolismo, di mangiare. Noi non siamo ancora abituati a crear materiali fuori equilibrio. Questa è la frontiera delle scienze dei materiali: il futuro sarà così. Un materiale fuori equilibrio consuma energia per esistere, quindi si nutre, ma se si rompe si ripara da solo. Però non ci siamo ancora, se ne parlerà tra cento anni. I materiali che sappiamo studiare bene sono quelli in equilibrio. Il virus è l’elemento biologico più complesso che esista in equilibrio. Un virus non è vivente perché non risponde a sette su dodici criteri sulla vita; uno dei quali è che deve avere un metabolismo. Un virus non mangia. Certo un virus si riproduce, ma lo fa solo in modo parassitario. Ho guardato i virus sotto l’angolazione della scienza dei materiali, come un oggetto che si forma per l’assemblaggio di tanti elementi differenti che si mettono insieme spontaneamente perche’ questo e’ il loro equilibrio. Infatti, nel mio campo, i virus sono sempre

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