111 I numeri UNO - 2022 Lavorare in uno Stadttheater è una gioia pari a quella di chi ama le immersioni e si trova a nuotare tra mante e delfini. Per le mie produzioni ero abituato a dirigere e fare tutto io. Ora, finalmente, potevo lavorare certo delle competenze e delle maestranze eccezionali a cui quella straordinaria opportunità mi dava accesso. Ricordo che provammo tre tipi di piatti per la scena del pranzo in cui volano stoviglie per tutto il palcoscenico. Durante lo spettacolo sudavo quattro camicie, ma per davvero, e la costumista aveva sempre pronti tre cambi. Le repliche furono raddoppiate e andammo in tournée a Olten e a Baden. Nel 1989 chiusi la maschera di Arlecchino, come il naso da Clown di Elastico, in una scatola. Non la indossai mai più sul palcoscenico.
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