I NUMERI UNO

84 I numeri UNO - 2021 Non ho mai dovuto fare compromessi Se guardo al percorso che ho fatto sin qui, credo di poter affermare, magari sorprendendo molti, che un ruolo fondamentale l’ha avuto il fatto di essere italiana, anzi, del Suditalia. Ne sono convinta; non ho mai dovuto fare compromessi. Mi sento di aver fatto quello che volevo e ottenuto quello che volevo: una famiglia imprescindibile e un lavoro soddisfacente. Mi ha aiutato questa cultura nostra, che mette la famiglia al centro. Io sono quel che sono perché vengo da quella famiglia là. Che mi ha dato una base solidissima, su cui ho costruito tutto quello che ho fatto nella vita, accettando che può essere faticoso e che richiede un certo livello di energia, di cui grazie al cielo sono abbondantemente provvista. Ho sempre dato per scontato il fatto di poter aspirare a fare tutto, senza barriere dettate dall’appartenenza ad un determinato gruppo come quello delle donne. Poi c’era una grande volontà di poter conciliare diversi ruoli. Non sarei mai scesa a compromessi per i miei figli, mai. Ho sempre detto quando ero incinta “ok, io mi prendo queste sedici settimane e poi torno subito a lavoro”, fermo restando, che le cose fossero andate secondo i piani. Naturalmente, ci fossero stati dei problemi con i miei figli non avrei avuto alcun dubbio: mio marito e i miei figli ma anche i miei genitori, i miei fratelli hanno sempre la precedenza. Questo è un tratto che mi viene dall’Italia e specialmente dal Sud. Per me la famiglia è la cosa più importante che esista al mondo.

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