68 I numeri UNO - 2021 Alla scoperta di nuovi orizzonti Da McKinsey volevo affacciarmi nel mondo dell’economia, aprirmi un pochino gli orizzonti e iniziare a conoscere la Svizzera. Loro sono molto interessati a persone che arrivano dal mondo scientifico. Per le altre competenze, ti somministrano un corso molto intenso di economia e più o meno va. Ricordo che ci hanno chiuso in una sorta di clausura per sei settimane, con docenti venuti da Harvard, da Kellogg e da INSEAD: abbiamo fatto in poco più di un mese quello che si fa generalmente in un anno. Chiaramente non ti rimane quello che può rimanere a chi svolge il corso classico. Però aiuta, perché io non sapevo proprio niente e lì ho iniziato a formarmi le basi di cui avevo bisogno. Il resto, l’ho acquisito on the job: non ho mai fatto un MBA, non ho mai seguito un’istruzione formale in campo economico/gestionale. Questo è stato il primo “tuffo” in quell’ambiente e ho capito lì che era un po’ la mia strada. Che mi interessavano moltissimo il mondo del business e dell’economia in generale. Vivendo in Svizzera è stato super semplice. Da una parte perché è un Paese molto aperto, dall’altra, perché mi piace moltissimo l’etica di lavoro, il modo di lavorare che c’è in Svizzera. Da Mckinsey ci sono rimasta solo un anno e mezzo. Dico spesso che la seconda decisione migliore che ho preso nella mia carriera sia stata di andare da McKinsey, mentre la prima sia stata di lasciarla. Ne ho molto approfittato, mi serviva
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