54 I numeri UNO - 2021 In competizione con me stessa In questo mio percorso devo ammettere che non mi sono mai messa “direttamente” in competizione con gli uomini. Piuttosto sono sempre stata in competizione con me stessa e con il mondo che mi circondava. Forse questo mi ha permesso di vivere al meglio la differenza di genere. Le differenze di trattamento, specie economico, ma anche nel riconoscimento delle competenze certamente non mi hanno mai fatto piacere ma, alla resa dei conti posso sostenere che ogni volta che mi sono messa in testa di raggiungere il livello che era normalmente appannaggio di un uomo, nel mio piccolo, ce l’ho fatta. Senza rischiare di banalizzare, non voglio dire che ignoro come vanno le cose. Che non capisca e che non veda che ancora oggi ci sono delle differenze incredibili. Il fatto, per esempio, di poter essere “potenzialmente” considerata una quota rosa in un consiglio d’amministrazione non mi piace. Però capisco anche che ci vorrà ancora un po’ di tempo. Le battaglie che sono state fatte sono state fondamentali e anch’io per la mia piccola parte credo di avervi contribuito. Per quanto mi riguarda, devo metter in conto che per arrivare dove sono arrivata, evidentemente, ho dovuto fare parecchi sacrifici e accumulare numerose rinunce. Non mi sono fatta una famiglia ad esempio, perché non c’era neanche il tempo, o perché probabilmente non ho trovato qualcuno disposto a sopportare una persona molto autonoma e che voleva “gareggiare” tutti i giorni con sé stessa.
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