50 I numeri UNO - 2021 Perché no? Mi trovai catapultata in una realtà ancora inesistente, dove tutto era da costruire. C’erano giusto i tre soci fondatori. Si è rivelata un’esperienza veramente molto interessante, nella quale oltre alle capacità tecniche, ho potuto veramente mettere a frutto tutte le mie conoscenze sia nella gestione dei rapporti con i clienti, sia nella creazione della struttura di Private Banking. Io nel Gruppo Profilo “ci sono ancora” oggi. Verso la fine del 2007 il presidente di Banca Profilo mi dice: “abbiamo comprato una realtà in Svizzera. Il Direttore Generale c’è, lo abbiamo preso da Londra, però io ho bisogno che tu vada lì almeno due giorni alla settimana, perché devi capire cosa abbiamo acquisito veramente e cosa bisogna fare”. A febbraio 2008 arrivo a Ginevra. Ho sempre desiderato lavorare all’estero. Non mi era mai capitato: per pigrizia, per motivi famigliari, perché lavorare a Milano in quegli anni era gratificante. Però dopo dodici anni in Banca Profilo un po’ incominciavo ad annoiarmi non c’era quasi più niente che rappresentasse una novità e fosse stimolante. Nel 2008 cominciavo ad avere un’età, diciamo così, professionalmente importante. Mi sono detta perché no? In fondo vado all’estero. Non lontanissimo, ma pur sempre estero. Inoltre, Ginevra nel mondo della finanza milanese è sempre stata considerata una piazza di riferimento. In più era una sfida, anche se erano solo due giorni alla settimana. Il 2008 è l’anno della crisi finanziaria che come conseguenza porta, per Banca Profilo, un aumento di capitale con l’entrata di un nuovo fondo e di un nuovo Socio. Nel 2009, Fabio Candeli, Amministratore Delegato e Matteo Arpe, il nuovo azionista di mag-
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