29 I numeri UNO - 2021 reno aumentando gradualmente i mei livelli di responsabilità e dedicando sempre attenzione a comunicare ai dottorandi e ai giovani ricercatori ciò che avevo appreso e immaginato. Infine, nel 1980 mi sono trovato ad essere nel posto giusto al momento giusto così da diventare, a quarantasei anni, coordinatore eletto (‘spokesperson’) della collaborazione internazionale DELPHI (acronimo per “Detector with Lepton, Photon and Hadron Identification”) che ha cominciato a prendere dati nel 1989 al quarto grande acceleratore del CERN, il Large Electron Positron collider LEP. Quando lasciai DELPHI, tredici anni dopo, vi lavoravano cinquecento fisici provenienti da quaranta istituti di venti diversi paesi, dal Brasile all’Unione Sovietica passando per tutti i principali Paesi europei, la Finlandia e la Polonia, ben al di là della cortina di ferro. Raccogliemmo i primi dati nel 1990 e il rivelatore - che era lungo dodici metri e alto dodici metri e conteneva il solenoide superconduttore più grande mai costruito - ci dette molte soddisfazioni perché cominciammo a pubblicare risultati originali e interessanti. Inoltre, con il collega Wim de Boer di Karlsruhe e un suo dottorando, pubblicammo nel 1991, con i primi dati raccolti, un lavoro scientifico sull’unificazione delle forze fondamentali che ebbe un’immediata e grande risonanza, anche su alcuni giornali quotidiani, ed è citato ancora adesso molto frequentemente. I fisici maturi miei coetanei, che dirigevano gli altri tre rivelatori del LEP, e alcuni colleghi di DELPHI cominciavano a pensare alla progettazione dei rivelatori, due volte più grandi e molto più complessi, che sarebbero stati necessari per fare ricerca con lo LHC, al quale Carlo Rubbia, che all’epoca era Direttore del CERN, aveva dato grande impulso. Ma io mi chiedevo “Che contributo originale e possibilmente unico potrò dare all’attività di ricerca fondamentale con il Large Hadron Collider che non abbia già dato con il LEP?”. Fu così che, come disse mia moglie, decisi di tornare al primo amore, la fisica utile dell’Istituto Superiore di Sanità, e diedi le dimissioni da spokesperson di DELPHI lasciando la fisica delle particelle.
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