I NUMERI UNO

28 I numeri UNO - 2021 liardi di gradi. Le collisioni che abbiamo studiato al secondo acceleratore del CERN, gli Intersecting Storage Rings ISR, accadevano a un tempo cento volte minore, quando la temperatura era dieci volte più grande. Nelle decadi successive l’entrata in funzione del Superprotosincrotrone SPS (1975), del Large Electron Positron collider LEP (1989) e del Large Hadron Collider LHC (2010) ci hanno fatto andare ancora più indietro nel tempo, fino a raggiungere il milionesimo di milionesimo di secondo dopo il Big Bang. In questa nuova prospettiva, i tunnel scavati cento metri sottoterra nella campagna Ginevrina, che va dall’aeroporto al Jura, hanno permesso a qualche decina di migliaia di scienziati - oggi provenienti non soltanto dai ventitré paesi membri del CERN (tutti europei tranne Israele), ma anche da settanta paesi di tutto il mondo - di risalire il tempo dell’Universo primordiale di un milione di volte. Abbiamo cosi compreso cosa è allora successo e come i fenomeni studiati hanno dato forma all’Universo di oggi, che non solo è molto freddo (- 270 gradi centigradi) ma è anche fatto soltanto dalle tre particelle più leggere, gli elettroni e i due quark, cui sono stati dati i nomi di quark-u e quark-d. Questa è la ‘fisica bella’ cui ho dato piccoli contributi lavorando ai primi quattro dei cinque acceleratori del CERN e partecipando alla costruzione e utilizzazione di rivelatori sempre più grandi. Negli anni sessanta-settanta i rivelatori delle particelle prodotte nelle collisioni erano, infatti, piccoli e, quindi, anche i gruppi sperimentali - che li inventavano e li costruivano - erano piccoli; al PS la collaborazione CERN-ROMA era costituita da dieci fisici, agli ISR eravamo pochi di più. Per la serie successiva di esperimenti, fatti allo SPS, ci siamo uniti a gruppi tedeschi, olandesi e russi ed eravamo una cinquantina; il nostro rivelatore di neutrini pesava cinquecento tonnellate. Si trattava di rivelatori grandi, complicati e pieni di elettronica sofisticatissima; i dati raccolti erano analizzati da sistemi di computer sempre più potenti e rapidi. Ho imparato così sul ter-

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