26 I numeri UNO - 2021 IL CERN e il Big Bang Negli anni Settanta le migliaia di fisici, che lavoravano con i sincrotroni del CERN, pensavano che lo scopo principale delle loro ricerche fosse la produzione di nuovi tipi di particelle, di masse sempre maggiori, e lo studio delle loro interazioni. Nelle decadi successive la stessa comunità ha cominciato a guardare alle proprie attività da una prospettiva diversa a seguito della costruzione della teoria - che inquadra tutte queste particelle ed è oggi completa e accettata da tutti - e di discussioni con i colleghi astrofisici. Lo studio di collisioni di particelle d’energia sempre più grandi è apparso, allora, come un modo di risalire il tempo cosmico. Dopo il Big Bang l’Universo primordiale era costituito da un ‘gas cosmico’ la cui temperatura - inizialmente altissima - calava rapidissimamente a causa della continua espansione. Poiché la temperatura non è altro che l’energia media con cui le particelle del gas si urtano, al trascorrere del tempo l’energia media delle collisioni calava continuamente. Poiché al CERN gli acceleratori di circonferenza sempre più grandi ci hanno permesso di studiare le collisioni che avvengono a energia sempre maggiori, quasi senza saperlo ci siamo trovati a percorrere il la brevissima storia dell’Universo in senso contrario, risalendo il corso del tempo. Le energie che avevamo a disposizione al Protosincrotrone PS, cui cominciammo a lavorare nel 1969, corrispondevano alle collisioni che accadevano un milionesimo di secondo dopo il Big Bang, quando la sua temperatura era di 1000 mi-
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