179 I numeri UNO - 2021 Eva Una delle persone che ci aiuta di più qua in Svizzera è una signora che, oltre a sostenerci molto dal punto di vista finanziario, ha dei contatti in Ghana dove segue delle altre iniziative. Tra queste, anche un centro che si occupa di bambini amputati, gestito da suore americane, le quali l’hanno resa attenta sul caso straordinario di una bambina di dieci anni. In Ghana, nelle regioni più povere dell’Alto Volta, spesso succede che bambini finiscano a fare dei lavori manuali, perché hanno le mani piccole e quindi vengono ad esempio impiegati nell’agricoltura o nelle miniere. Per natura non si lamentano. Bambini che non hanno nessun tipo di diritto, che di fatto non esistono. Eva è una bambina bellissima, che è stata mandata in una zona diversa del Ghana da alcuni parenti, in teoria per studiare, ma le viene chiesto anche di fare la domestica. La signora non è contenta delle sue prestazioni e decide di punirla. Aiutata, penso, da altri, mette un gran pentolone di acqua bollente sul fuoco e poi ci infila le braccia di Eva, la quale subisce ustioni di terzo/quarto grado. In modo che non si sappia cosa hanno fatto, la rinchiudono in una stanza al buio. Un fratello più grande, che non ha più sue notizie e si mette a cercarla, la trova e riesce a farla scappare. Vien portata nel centro gestito dalle suore americane e attraverso questa signora vengo contattato per sapere se possiamo fare qualcosa. Siamo in pieno periodo di Covid e per sei mesi ogni giovedì mi collego via Skype con questo centro. Cerchiamo di cominciare a fare della fisioterapia, poi ci rendiamo conto che, anche se loro fanno delle cose meravigliose, è necessario operarla perché le deformità sono veramente incredibili. La mano destra non è funzionante, tutte
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