172 I numeri UNO - 2021 Evitiamo la protesi Accanto a questo, che comunque, direttamente e indirettamente, resta un ambito d’azione fondamentale per la mia attività, più recentemente se n’è aperto un altro, anche questo originato da una richiesta esplicita dei pazienti che vengono da me con patologie di natura artrosica o artritica. In Italia sono sette milioni coloro che ne soffrono. In Svizzera, in proporzione, siamo su numeri simili. Negli Stati Uniti l’artrosi ha superato il diabete e l’obesità. Abbiamo un’aspettativa di vita sempre maggiore; da anziani vogliamo viaggiare, fare sport, essere in forma per cui non accettiamo più passivamente le disabilità delle nostre articolazioni e il concetto del “non ci si può fare niente” tendiamo a rifiutarlo. Naturalmente quando si raggiungono livelli di gravità elevati si può ricorrere alle protesi. Ma oggi si vuol capire se non si possa evitarlo, se non ci sia un modo per prevenirlo. Da più di dieci anni lavoriamo molto in ricerca e sviluppo sull’origine della malattia, e siamo diventati un punto di riferimento. Abbiamo scoperto che c’è tutto questo “mondo di mezzo”: stiamo parlando di tante decine di anni, durante i quali si può fare tanto per ostacolarla l’artrosi e quindi per non dover far ricorso alla protesi. Stiamo lavorando su tantissimi fronti. Quello sul quale siamo più forti e conosciuti è quello alimentare, abbiamo verificato che l’artrosi, come tante altre malattie, dipende tantissimo dallo stile alimentare; quindi, abbiamo creato una dieta anti-artrosi che abbiamo cercato di divulgare in maniera molto semplice con dei video, dei programmi e delle interviste. Il nostro interesse è di comunicare in modo comprensibile anche alla signora Maria, che è dal parrucchiere che legge la sua bella rivista e deve capire che lei può fare qualcosa per evitare di essere costretta, magari un giorno, a ricorrere ad una protesi.
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