I NUMERI UNO

171 I numeri UNO - 2021 di Cosma e Damiano, i due santi dell’antica Roma che, si dice e non è una leggenda, che trapiantarono la gamba di un etiope, morto in un combattimento nel Colosseo, ad un romano a cui era stata amputata una gamba. Ne sono ampia testimonianza i numerosi dipinti e le chiese dedicate ai due santi. Due millenni fa, c’era già chi anticipava quello che era il nostro obiettivo. Questo straordinario momento sembra concretizzarsi il 23 settembre del ’98 in una maniera anche rocambolesca. Eravamo tutti a Lione da circa tre settimane: un’equipe internazionale composta da francesi, australiani, indiani, da me che arrivavo da Monza in auto, oltre naturalmente al paziente. Ma il donatore non si trova e si decide di abbandonare e di rientrare ognuno a casa propria. Una delusione totale. Torno a Monza, mi corico verso mezzanotte e alle due suona il telefono: c’è il donatore. Si riparte e la mattina siamo di nuovo a Lione. L’intervento riesce. Il 24 settembre, il trapianto costituisce la notizia d’apertura di stampa e televisioni: dal New York Times, a Channel 9 in Australia che aveva allertato una troupe cha da tre settimane aspettava per avere l’esclusiva, al Tg5. Da quel momento la mia vita è cambiata. Nel gennaio del 2000 ho fatto il primo trapianto di due mani sempre a Lione su un ragazzo che si chiama Denis Chatelier, che, dopo ventun’anni, mantiene la piena funzionalità. Sono seguiti il primo trapianto in Italia, poi il secondo e il terzo per cui diciamo che abbiamo spianato la strada a qualcosa che, anche se non è diventato routinario, conta ormai un’ottantina di interventi in tutti i Paesi del mondo. Conferma che non è più una cosa impossibile, pazza o irrealizzabile. I risultati sono molto buoni ed il trapianto è diventata una delle opzioni che chi ha perso una o due mani può tenere in seria considerazione.

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