149 I numeri UNO - 2021 Ferro ha esteso progressivamente le responsabilità di CFO a quella dell’ITC, degli acquisti, del legale, della programmazione e supply chain, della valorizzazione delle proprietà intellettuali (IPRs), della comunicazione e delle relazioni istituzionali in diversi Paesi. Comprese quelle con il cantone di Geneva “sempre eccellenti e costruttive perché abbiamo sempre parlato con governi – qualsiasi ne sia stato il colore politico – ispirati da pragmatismo e orientati ai risultati di sviluppo dell’industria”, commenta Ferro, che fra gli interlocutori ricorda Carlo Lamprecht, Pierre-Francois Unger e Serge Dal Busco. Come Presidente della società italiana ha promosso lo sviluppo dei suoi stabilimenti a Catania e Agrate Brianza, ha promosso il primo programma IPCEI per i semiconduttori in Europa e ha avviato la nuova iniziativa per produrre a Catania i componenti su carburo di silicio per l’auto elettrica. Diciannove anni di general management con STMicroelectronics significano tecnologia e mercati globali, finanza internazionale e relazioni pubbliche. “I momenti di maggior soddisfazione: quando con Carlo Bozotti CEO, siamo riusciti a portare grandi fondi di investimento americani come Brandes o come Capital a diventare azionisti di mercato duraturi fino al 14% o all’11% del capitale di STM, rispettivamente, perché condividevano la nostra strategia, apprezzavano i risultati e davano fiducia all’indipendenza del management” – dice Ferro – “il più intenso? quando Ericsson e ST mi chiesero di andare a ristrutturare da CEO la joint venture creata nel business wireless per assegnarne alcuni business agli azionisti, cederne alcuni e La copertina di CFO Magazine (The Economist Publisher) nel 2006 è dedicata a Carlo Ferro
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