133 I numeri UNO - 2021 basciatori italiani che si sono succeduti a Berna negli ultimi anni, sono riuscito a rilanciare la mia proposta e a concretizzarla in modo che mi ci potessi riconoscere. I membri dell’associazione sono i professori ordinari italiani nelle varie università svizzere, oltre a personalità italo-svizzere cooptate per loro particolari meriti. Un gruppo di colleghi già affermati professionalmente, che mettono a disposizione le loro competenze, il loro tempo, i loro network professionali per l’obiettivo di essere un ponte fra la nostra madrepatria e la Svizzera. Abbiamo in comune il fatto di esserci formati in Italia, orgogliosi e fieri di essere italiani, un fattore essenziale che ci ha poi permesso di avere successo in Svizzera. Per questa ragione c’è una sorta di impegno morale nel restituire qualcosa al nostro paese, senz’altro favorendo la comunicazione e la collaborazione scientifico/educativa tra i due stati. Un’azione forse immateriale che però può mantenere alta la reputazione del nostro Paese in Svizzera e, per esempio, offrire “un atterraggio morbido” ai tanti giovani che vengano qui per forgiare il loro futuro professionale. Nel nostro piccolo, i risultati ottenuti sembrano darci ragione. Con il premio nobel Takaaki Kajita, premiato a Berna con il Dottorato Honoris Causa
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