131 I numeri UNO - 2021 È stato il mio primo libro, Le particelle elementari, ora perfino tradotto in inglese per il mercato internazionale. Mi sono divertito tantissimo. Da allora ho scritto sei libri con quella che è diventata, più che la mia casa editrice, una specie di nuova famiglia. Sono divenuti miei amici, con loro abbiamo messo in cantiere tanti progetti. Adesso, da un mio libro stiamo perfino realizzando una graphic novel. Un’esperienza incredibile. Credo che, attualmente, scrivere per un pubblico vasto, non specialistico, sia la cosa che mi diverte di più. Ho un obiettivo particolare, quello di raggiungere i giovani. Perché, diversamente dagli adulti, hanno la possibilità e sono disponibili a cambiare idea, atteggiamento. In prospettiva, sono loro che potranno risolvere quei problemi che noi oggi enunciamo (e creiamo…), ma nei confronti dei quali abbiamo troppo spesso un atteggiamento disilluso o passivo… Mi rivolgo sempre di più ai ragazzi, non solo con i libri. Tengo parecchie conferenze e cerco di farle nelle scuole, nei licei. Provo a sviluppare progetti di educazione, tipo quello realizzato in Calabria per i ragazzi delle scuole medie inferiori per introdurli al mondo della ricerca. Una sfida ambiziosa, che va di pari passo con la mia attività di divulgazione attraverso i libri. A colloquio con studenti liceali di Borgo Valsugana
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=