I NUMERI UNO

104 I numeri UNO - 2021 Azione e contemplazione Mi piace creare qualcosa che resti, che susciti una sensazione positiva nelle persone. Come detto l’arte, le chiese in particolare, che al loro interno conservano un’architettura e in generale una cultura che sono portatrici di messaggi profondi, sono costanti fonti di ispirazione. Per la creazione del Museo dell’Albero mi sono ispirato ad Olimpia. Mi sono chiesto: cos’è che duemila anni dopo fa ancora vivere con grande passione quello che i greci hanno pensato e realizzato a quel tempo? Senza dubbio la forza visionaria del pensiero che induceva e induce popolazioni, oggi nazioni, diverse, ha ritrovarsi in un luogo per competere insieme e vincere una medaglia. È la forza di quel pensiero che dobbiamo saper valorizzare, di più e meglio di quanto non si faccia per cercare di andare su Marte, con il tutto il rispetto che merita la ricerca tecnologica che tale obiettivo comporta. Ad ispirarmi è stata anche l’impatto evocativo dell’immagine: quello stadio di marmo bianco, costruito sopra l’originale, con l’anello nero della pista di 400 metri. Ho riprodotto quell’anello qui nel nostro centro e al suo interno ho inserito le mie piante, quelle delle nostre zone. Piante che in 25 anni ho cercato di salvare dal semplice abbattimento, trasportandole, ripiantandole e prendendomene cura. Non per venderle, ma per conservarle. In un certo senso sono un collezionista di alberi. È nata così l’idea di creare un museo all’aperto in cui le opere d’arte sono gli alberi.

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